LE Strada NÉO-CATÉCHUMÉNAL

Prefazione

 

 

Questo non è di allegria di c.ur che abbordo questa riflessione sulla strada néo-catéchuménal. Mi appare importante di informare quegli e queste che avrebbe un giorno a costeggiare questo movimento. Mi rivolgo anche ai nostri fratelli e s.urs che militano di buona fede dentro al NC ma che non si sono chinati mai sul dottrina dei loro fondatori Kiko Arguëllo e Carmen Hernandez, dottrina, contenuta nei documenti ai quali non hanno accesso. Li apostrofo in la carità, questo è avere il dovere essi di farlo.

 

Questa dottrina contiene degli errori che sono stati denunciati a più riprese dai vescovi, dei preti e dei teologi del mondo intero. Non è il mio scopo di denigrare delle persone ma di dimostrare che l'enseignement  sparso da questo movimento erra su molto di punti, soprattutto quando lo si paragona agli insegnamenti del Magistère di la chiesa Cattolica.

 

È dunque augurabile che i catéchètes del NC, in un primo tempo, esaminano onestamente il loro insegnamento sottomettendolo nella sua totalità alle autorità ecclesiali e, in un secondo tempo che permettono ai membri di avere accesso ai documenti affinché si facciano loro stessi un'opinione.

 

È anche souhaitable  che le autorità della chiesa, chi ha il carico di guardarsi il deposito dalla fede, esaminano l'insegnamento di Kiko e Carmen affinché l'insieme dei fedeli sia avvisato e sia custodito nel purezza di questa fede che ci viene degli Apostoli.

 

Se questo piccolo documento conduce alle interrogazioni, delle prese di coscienza e dei, aperture sincere al cambiamento, l'esperienza che ho vissuto e che mi ha portata a redigere non lo sarà stato vana.

 

 

 

Introduzione

 

Dal Concilio Vaticano II, si è assistito ad una esplosione de  movimenti nella chiesa. Molto tra essi dicono essere ispirati dallo spirito e sostenuti per il Papa e la Santa Sede. Tuttavia certi di questi movimenti portano la divisione là dove si installano, dimostrando tutte le caratteristiche di una setta : Ubbidienza assoluta ai dirigenti, minimizzazione della ragione, critico no ammessa, visione dualistica del mondo (noi, il bene, e quelli dell'esterno), radicalismo senza sfumatura, identificazione della comunità alla chiesa, passo, initiatique che tende a tenere i membri prigioniera, forte coscienza di elezione e di predestinazione, ricatto emotivo...

 

" Il è buono che ci siano delle divisioni tra voi, per permettere agli uomini provati di manifestarsi tra voi",, diciamo l'apostolo Paul (1 Co. 11,18.

 

Il néo-catéchuménat (NC) è riguardato. Ho letto e sentito delle testimonianze inquietanti. Una certa vigilanza deve essere esercitata.  Quanto dei suoi membri residente dans  la  parrocchia dove operano? Li vede si al messa domenicale parrocchiale? Non è nella loro abitudine poiché essi célèbrent l'Eucarestia nei seminterrati di chiese, e questo spesso all'all'insaputa dei parrocchiani. Quale è il loro apporto al livello della parrocchia in quale esercitano il loro activité ?

 

Una comunità installata in una parrocchia vicina ha parecchi anni di esistenza e tuttavia non c'è nessuno segno di renouveau dovuto alla sua presenza. Questo movimento che si vanta di fare parte del nuova evangelizzazione non ha fatto aumentare tuttavia il numero dei fedeli alle celebrazioni domenicali. C'è luogo di farsi delle serie domande. Questo movimento lavora per lui o per il paroisse ?

 

Mi è stato dato di sentire anche parecchi testimonianze su delle prove di insediamento in diverse parrocchie della diocesi chi si è chiuso appena dallo scoppio della comunità costituita. Talvolta ciò che si chiude per i dimissioni in blocco.

 

Non ci sono di dubbi che le vite sono state trasformate grazie all'azione del movimento. Ma non ci sono meno di dubbi che altre vite sono state distrutte anche dall'approccio e la spiritualità del strada néo-catéchuménal. Sentiamo purtroppo, solamente troppo raramente il testimonianza di quelli che ne hanno sofferto.

 

Ha un'idea del loro insegnamento e di avvicinaloro.

 

 

Appoggio del Papa

 

L'argomento che ritorna sempre nella bocca dei membri del NC quando vogliono dare il loro catéchèse o difendere loro movimento è che il Papa ha riconosciuto la strada néo-catéchuménal come attrezzo di evangelizzazione valida per il nostro tempo. Le sue allocuzioni al loro riguardo, corredate di parecchie direttive, sono entusiasti e piene di incoraggiamento.

 

Molto accolgono questi argomenti come inconfutabili perché emanano della bocca del Santo Padre. Tuttavia, che egli siamo permessi di citare Melchior Cano, il grande teologo dominicano del Concilio di Trento che si è espressa con una grande precisione quando dice a proposito del carico pontificale che " Pierre non ha bisogno di menzogne o di adulazioni. Quelli che difende ciecamente e senza discernimento ogni decisione del sovrano pontefice sono quelli stessi che scalzano il più l'autorità del Santa Sede: piuttosto che di rinforzare le sue fondazioni, li distruggono". [i]

 

L'appoggio del Papa non è sufficiente perché il potere dell'ordinario può andare contro questo appoggio se giudica che in suono diocesi il NC non risponde alle attese della parrocchia.

 

Un fatto è stato notato spesso. Si interpreta le riserve espresse dai vescovi all'epoca dell'arrivo di un movimento in la loro diocesi come un'opposizione o una disobbedienza al Papa. Dei vescovi e alcuni preti hanno tuttavia a fare fronte a numerosi conflitti in loro diocesi. Nel documento sulla chiesa, Vaticano II ha confermato l'autorità di il vescovo nella sua diocesi (paragrafo #27). " I vescovi hanno potere essi proprio che viene del Cristo. Pascolano il gregge non al nome del Papa, ma al nome del Cristo e, essendo dotato dei pieni poteri, nel loro proprio nome". [ii] Si accuserà di disobbedienza il vescovo o il prete che sono in disaccordo con un movimento e questo perché il Papa gli ha dato il suo accordo? È piuttosto al movimento che ritornerà l'errore se non è in comunione col prete e il vescovo. Teniamo conto di questa giudiziosa osservazione del Cardinale brasiliano Lorscheider : " La comunione col prete supremo richiede una comunione col pastore della chiesa locale che gestisce la comunità che si gli è confidata in quanto vicario del Cristo ed egli lo fanno coi suoi propri poteri ordinari ed immediati. Un'azione parallela deve essere evitata". [iii] La comunione col Papa passa dunque anche dalla comunione col pastore di la chiesa locale. Non è tutto di vantarsi dell'autorità del del resto Papa o del vescovo locale mentre siccome lo sottolineava Ignazio di Antiochia in la sua lettera ai Magnésiens : " Sembra che molto brandiscano il nome di il vescovo ma fanno tutto senza lui."

 

Nel suo libro, che citeremo abbondantemente, Gordon Urquhart, giornalista inglese, ha avuto questa confidenza di un teologo romano vicino al Vatican : " Sono solamente in parole che, il NC, fanno mostra del loro obéissance ; in realtà, fanno ciò che vogliono. [iv]

 

 

Il Parrocchia

 

Poiché la parrocchia è il luogo di predilezione dove il NC vuole stabilire la sua attività, è importante di bene stabilire lo statuto unico della parrocchia.

 

" La parrocchia è una comunità gerarchica chi risulta da una decisione del vescovo diocesano di garantire in un luogo il missione della chiesa per tutto e per tutti. La chiesa si avvia a questo che sia assicurata il pieno carico pastorale, l'autorità competente garantisce questa presa in carico quando erige una comunità gerarchica. In quanto alle comunità dite associative la chiesa non si impegna a questo che sia assicurata la piena carico pastorale. Una comunità associativa che può essere un movimento ) non esistere né per tutto, né per tutti. A causa della sua natura particolare, lei non può sostituirsi ad una comunità gerarchica. Ciò che fa, lei si snaturerebbe". [v]

 

Si afferma qui il carattere universale dunque di la parrocchia, per tutto e per tutti, rispetto al carattere puntuale, né per tutto, né per tutti, delle comunità o dei movimenti.

 

Altri argomenti vengono a rinforzare questi affermazioni. Il concilio Vaticano II dice che la parrocchia rappresenta la chiesa visibile invalsa nell'universo. L'articolo #2226 del C.E.C. ( Catechismo di la chiesa Cattolica, afferma: La parrocchia è il comunità eucharistique e il c.ur della vita liturgica delle famiglie cristiane.

 

In una visita in parrocchia romana, il Papa, ricorda che " la parrocchia è più larga della vostra comunità" (NC) et  " che è la comunità di base in Chiesa." Ed in un altro documento: " Tuttavia ciò deve essere chiaro che i comunità non possono alzarsi allo stesso piano che la comunità parrocchiale, come un'alternativa possibile. Al contrario, hanno il compito di servire il parrocchia e la chiesa locale. E è precisamente in questo servizio dato congiuntamente alla parrocchia e la diocesi che la validità di queste esperienze dentro ai Movimenti e delle Associazioni possono essere osservati". [vi]

I Cardinali Moreira Innevati, prefetto del congregazione dei vescovi, all'epoca dell'incontro mondiale dei vescovi sui movimenti ecclesiali, Roma 16-19 giugno 2000, ha dichiarato: " Ha non ci che una unica verità: la chiesa che ha una vocazione universale rimane nei chiese locali e è in comunione, in una relazione simbiotica con questi, chiese. I movimenti devono prendere i tratti delle chiese particolari in che sono impiantati". [vii]

 

Purtroppo, i collegamenti e l'integrazione tra i NC e la parrocchia mancano spesso, non con la chiesa istituzionale ad un alto livello, ma con le comunità parrocchiali e le strutture quotidiane di vita cristiana. Ogni membro è continuamente tentato di staccarsi dalla vita parrocchiale che non può trovare accogli e che è incapace di nutrire la sua vita spirituale diventata più esigi. Ciò si constata soprattutto allo stadio del fervore primo. Il movimento che è umanamente più omogeneo e più travolgente è tanto più elitario.

 

Nell'ultimo rapporto della conferenza episcopale italiana sulle associazioni laiche, i vescovi invitano chiaramente le associazioni a collaborare tra esse ed a rimanere in comunione sincero e proficuo con le parrocchie, affinché l'unica celebrazione eucharistique domenicale o il fondamento della chiesa e riunisci tutti i membri del popolo di Dio. [viii]

Tuttavia, loquace del NC, è notevole che il maggioranza dei loro membri, se no tutti che sono stabiliti in una parrocchia non fanno parte. Il catéchèse iniziale è intrapreso del resto, sempre per le persone dell'esterno. E questo catéchèse avrà per risultato di spostare i riscrescute della loro vita cristiana parrocchiale. Nella maggioranza dei casi essi non andranno più a " l'unica celebrazione eucharistique domenicale", ma assisteranno all'eucarestia della strada NC il sabato sera. Sarà l'inizio per essi di tutta una vita cristiana parallela alla vita parrocchiale alla quale essi partecipavano. [ix]

 

Difatti, il NC duplica, spesso all'insaputa di la parrocchia, le più importanti celebrazioni religiose tuttavia celebrate, per i preti di questa. Ciò è evidente per i tempi liturgici. Di più, il NC tende ad ignorare i progetti pastorali delle diocesi locali. Dove sono quando il vescovo convoca i suoi fedeli agli incontri diocesani o altri? Non vanno a messa parrocchiale che quando non hanno preti disponibili per celebrare la loro celebrazione del sabato sera.

 

Kiko Arguëllo, fondatore del NC, detto in una, presentazione " che dopo un secondo catéchèse, una seconda comunità è formata, poi un terzo, un quarto e così via. Finalmente il parrocchia è formata in una comunità di comunità; abbiamo raggiunto il struttura di una parrocchia." " Alla misura che la comunità ingrandisce nel fede, viene un tempo dove tutta la comunità deve lavorare nella parrocchia."

Tuttavia, secondo le direttive del Papa ai preti del movimento nel 1985, una tale trasformazione di tutta una parrocchia non è possibile perché i comunità NC non possono sostituire o possono prendere il posto della parrocchia.

 

Secondo dirli di Kiko Arguëllo alla seconda iniziazione: " Queste comunità che formiamo non sono per quelli che è nella parrocchia ma per quelli che non viene mai. Questa comunità cristiana va a chiudersi per un cambiamento nel lavoro pastorale ed il struttura della parrocchia... Arriviamo ad un nuovo tipo di parrocchia dunque, fatta delle piccole comunità in vie di conversione, su una strada catéchuménal, rivivendo il battesimo."

 

Si ha la scelta tra un prese incaricate del parrocchia o l'uscita di una parrocchia parallela.

 

Noi non non contesteremo che il fervore si ritrova più spesso nei movimenti ( È questo un segno poiché si ritrova anche, sia detto passando, in molti sectes  o associazioni qualsiasi? ) e che egli c'il pericolo della routine e del tepore nella parrocchia tradizionale, ma di là a dire : " Dove trova si nelle parrocchie questa fede tanto elevata che si fa sacramento, segno per l'uomo secolarizzato? Dove è questo amore verso il nemico reso visibile, come quando il Cristo ci ha amati mentre siamo nemici? ". [x] Questo è prendere la parrocchia di altezza. Il NC non ha l'esclusività di questa fede e di questo amore, anche se è ciò che sembra credere.   L'arcivescovo Laurent Monsengwo Pasinya (prati). del simposio del conf. episcopale di Africa e del Madagascar, sottolinea che " i carismi non appartengono esclusivamente ai movimenti. I doni dello spirito e loro particolarità è anche l'eredità della chiesa locale... ". [xi] La fede e l'amore si vivono anche in parrocchia e questi doni, come altri carismi, sono presenti senza equivoci. Ritorna ai nostri pastori dunque di i débusquer affinché approfittano a tutta la comunità.

 

Il Papa è molto cosciente dei problemi suscitati dai movimenti; ne parla nel suo messaggio ai partecipanti del seminario sui movimenti, 20 giugno 1999,: " Sono molto cosciente che i movimenti e le nuove comunità, come ogni opera che, bene che avendo ricevuto un impulso divino, sviluppati in seno alla storia umana, non hanno suscitato questi ultimi anni che i commenti positivi. Ci sono state da un lato delle presunzioni e delle intemperanze e dell'altro dei pregiudizi e delle riserve." Questo è dunque che l'inserzione è un problema maggiore incontrato per i movimenti e particolarmente il NC.

 

Sebbene il Cardinale Joseph Ratzinger  o piuttosto favorevole ai movimenti, sarebbe interessante notare questo osservazione: " Ma c'era e ci sono ancora difficoltà più serie. Si poteva scoprire difatti, dei segni in questi movimenti di malattie di gioventù. In essi la forza dello spirito si lasciava percepire, ma agiva attraverso gli uomini e non li liberava tutto ad un tratto di loro debolezze. C'erano delle tendenze all'exclusivisme, all'imposizione, unilaterale di viste personali, e di conseguenza, l'incapacità ad inserirsi nella vita delle chiese locali. Spingere per il loro entusiasmo tutto nuovo, essi, erano convinti che non dovevano lasciarsi trascinare ad entrare in qualche cosa che era in verità un struttura rigidifiée talvolta. La chiesa locale doveva, per così dire, alzarsi al loro livello. [xii] Si arrivò ai conflitti dove le responsabilità dei due partner erano impegnate in modo come non si poteva sbrogliarli". [xiii]

 

Dunque, come dice l'arcivescovo Pasinya: " Al livello dei principi tutto è chiaro. Il problema esordisce quando si vuole i applicare. I movimenti, per noi il NC, vengono dall'esterno; essi sono nati in un ambiente naturale che è culturalmente ed ecclésialement differente. Come possono essere integrati essi nella chiesa locale che per natura è universale? ... I movimenti mantengono che sono universali perché il Papa li sostiene e grazie a ciò, si aspettano di essere accettati totalmente. Ma l'universalità non è ridotta solamente a questo punto. La chiesa universale è la comunione delle Chiese che è sperimentata in l'unità". [xiv]

 

Dei preti NC?

 

In ciò che riguarda i preti di formazione néo-catéchuménale " i vescovi si preoccupano che i giovani preti di cui il vocazione è sbocciata al solo contatto di un movimento spirituale particolare, non smettono di restare inféodés a questo movimento, tutto siccome è inquietante che si spinge alla creazione di seminari particolari che raggruppano i candidati al sacerdozio NC che intraprende degli studi in un scopo preciso: restare al servizio della loro comunità." Mgr A.M Guevara, Nicaragua)[xv]

Sono destinati a lavorare nei parrocchie e, conoscendo solamente il cattolicesimo NC, propagheranno non ci che questo modello.

 

Del resto la creazione dei tali seminari è in contraddizione con le raccomandazioni del Papa che li sostiene tuttavia ) date all'epoca di un pubblico privato dove 2000 preti del NC erano riuniti il 9 dicembre 1995.

 

" Non si lasciate ingannare! ", dice loro egli, " la chiesa vi vuole preti ed i laïcs che incontrate vi vogliono preti e niente altro che i preti... Non dovete sentirvi mandati in particolare verso un gruppo ma per servire tutta la chiesa.... Una altro delicata ed innegabile responsabilità e che vi spero comprenderete è di costruire una comunione ecclesiale, non solamente dentro a vostro gruppo, ma con tutti i membri delle comunità parrocchiali e diocesane ." [xvi] È ciò che un prete ha un interesse segnato per il NC può trascurare gli altri fedeli? Anche se il prete guadagna personalmente, come Kiko Arguëllo affermalo nelle sue presentazioni, il resto dei parrocchiani non dovrebbe si sentire trascurati. Sono tra altri ciò che è stato rimproverato a tre preti NC del diocesi di Clifton in Inghilterra dove un rapporto opprimente è stato emesso dopo una inchiesta ufficiale chiesta dal vescovo Mervin Alexander [xvii] In questo rapporto, si indica che il ruolo del prete di parrocchia in una comunità che riceve il catéchèse non sembra essere quello di un leader, ma quello di un membro del comunità argomento alle istruzioni ed ai futuri scrutini che lo conducono alla seguente tappa del processo néo-catéchuménal. Kiko Arguëllo ricorda che per quelli che segue i catéchèses " i distintivi non valgono niente, non più che i preti, i monaci, i s.urs ed i vescovi." È una seria variante con ciò che abbiamo detto e dirà concernente l'ubbidienza alle autorità ecclesiastiche.

 

 

Ubbidienza al movimento, ai catéchètes.

 

Quelli che hanno costeggiato il NC hanno potuto sicuramente constatare come l'ubbidienza ai catéchètes è di prima importanza. Lei va' fino a cortocircuitare quella dovuto all'occorrenza ai preti ed ai vescovi. Lei è più rigorosa della sottomissione del prete verso il suo vescovo.

 

C. Delhez e Ha Denaux nel loro lavoro "Chiesa, "sette" e movimenti religiosi", descrivono questo chi caratterizza un spirito settario: " Il vero padrone o accompagnatore forma i suoi discepoli alla libertà interiore, Mt 23,4 e Mt 11, 26-30." Il diffidenza di ogni senso critico, Jean-Paul II non dice egli non che " tutto comunità ha bisogno di un'opposizione leale" e quando era cardinale, non insisteva non per dire che la comunità non deve " non solamente permettere l'uscita dell'opposizione e dargli l'opportunità di esprimersi, ma che deve fare anche in modo che l'opposizione possa operare per il bene della comunità" ), dell'uso della sua intelligenza alla quale si oppone la fede, dovrebbe svegliare dei sospetti da quell'o quella che vuole aderire a ogni movimento religioso. Gli autori continuano: " Una caratteristica dei sette sono di non lasciare di spazio per il giudizio personale o la presa di iniziativa. Se si esige di membri un'ubbidienza cieca ed assoluta si deve diffidare."

 
 " Kiko Arguëllo, egli, insiste: " Si ubbidirà al dito ed a l'. egli. Senza questa ubbidienza ai catéchètes, non c'è strada néo-catéchuménal ." Non sono di monaci e di suore avendo pronunciato dei v.ux che si esige questa ubbidienza, ma di laïcs che, uomini e donne hanno dei doveri riconobbi per la chiesa verso il loro coniuge ed i loro bambini, doveri che devono al, bisogno sacrificare alle esigenze del movimento. Come un'ex-membro inglese io il faceva notare, " Je detestava l'amalgama permanente di due culti. quello dovuto al Cristo e quello richiesto per la Strada néo-catéchuménal". [xviii]

 

Ho potuto fare il testimone di questo del resto che io qualificherei di controllo discreto ma efficace su camminando egli. Passare sopra il prete per attribuire ne al catéchète non è cosa rara.

Ho tanto sentito per un banalité : " Si ubbidisce, si ubbidisce." Nella sua critica del NC, il Padre Passionniste Enrico, Zoffoli che ha redatto dei lavori per denunciare gli errori trasportati per il movimento, cambio che è attribuito ai catéchètes un'autorità uguale a quella, del prete. Consumano di questa autorità per l'insegnamento, la maggior parte di tra essi che non hanno poco o non di formazione teologica, e la direzione dei coscienze, ciò che riduce già le personalità fragili e può condurre ai rinnegamenti della fede dei camminati.

 

Giorgio Finazzi-Agno di cui il matrimonio ha rubato in scoppio a causa del NC, racconta di visu questo che ha constatato durante le riunioni di San Clemente : " In questi riunioni, ho potuto constatare che la sottomissione totale al presbytre ed ai dirige prendevano il passo sugli obblighi che risultano già dal matrimonio contratto, cura ed amore dei bambini e dei coniugi. ) ". [xix]  

 

 

Dove si trova dunque la loro libertà in tutto ciò? Forse li ne priva? Ma forse l'hanno sacrificata? André Daigneault parla di " l'émergence di gruppi o di comunità di tipo quasi militare che vivono sotto un regime di disciplina molto severa e che offrono una formazione di stile autoritario per, pretendono, diventare più efficaci al livello apostolico. Sarebbe ciò che la vera libertà evangelica fa paura e che certi preferiscono sacrificare la loro libertà per ritrovare uno sembrando di famiglia che detterà loro la loro condotta? Si preferisce lasciarsi condurre in modo infantile per una personalità forte piuttosto che di prendersi in mano e di accettare di sbagliarsi". [xx]

 

Dei vescovi francesi ne chiamano ad un altro punto di discernimento: " Oltre i criteri esterni che mirano a valutare i movimenti come l'approvazione per la gerarchia o la "fedeltà" al magistère, bisogna prendere in conto dei "criteri interni", per esempio se i membri sono liberi di chiamare ne al vescovo per opporre a loro propri superiori, l'ubbidienza non davanti ad essere mai assoluta". [xxi]

 

 

Ha infine alcune linee del catéchèse di Kiko Arguëllo che finirà di convincerci del potere e dell'autorità dei catéchètes dentro al movimento. " Non sei tu che sai se sei cristiano, se ti trovi ancora nella strada catéchuménal, è probabile che credi essere segno di Gesù Cristo e sei semplicemente segno della tua onestà, delle qualità umane, segno che un marxista può dare come tu, e meglio che tu. Inoltre, durante il catéchuménat, non puoi dare i segni del fede adulta. È l'apôtre[xxii], il catéchète, quello che ti conduce nel catéchuménat. È egli che deve vegliare sulla strada, come un anziano che è supponendo che il vescovo l'abbia riconosciuto nel suo carisma per portarti alla fede. È certamente egli, questo fratello,, chi lo sa. [xxiii]  E più loin : " Lo spirito Santo è già al di sotto voi, al di sotto voi che siete qui, e nel catéchuménat si vedrà chi l'ha e che non l'ha, perché quello che ha lo spirito Santo comincia a fare di essi. uvres, piccole. Siamo noi che dobbiamo vedere questi atteggiamenti, non tu. Perché Dio non ti lascerà giudicare per te stesso, affinché tu non non ti inorgoglissi.  È la chiesa chi tu dira : qui si trova lo spirito Santo. ". [xxiv]

 

" È probabile che vi consideriate come molto cristiani ma, incaricato dal vostro vescovo, la vostra catechista passa e apprendete che non siete per niente. Prendete forse sempre per un pilastro della chiesa. Se la vostra catechista non trova in ve li firmi che autenticate come cristiano, non andrete non più lontano, perché, agendo al nome del vescovo, ha il carisma di potere discernere gli spiriti. " [xxv]

 

 Si è in diritto di chiedersi quale Vescovo va' ad investire un catéchète di un tale potere e di un tale discernimento!

 

 Infine, " Occorre che io voi il dise : se la chiesa, il NC, si rende conto che non avete compreso questo mistero, che il mistero della croce non vi ha stato rivelato, non vi segnerà del segno della croce e non sarete ammessi al catéchuménat". [xxvi]

 

La legge del segreto

 

Il NC, considerato per molto come movimento avendo una deriva settaria, ha per strategia-chiave il segreto.

 

I corsi initiatiques  si scaglionano su dei lunghi anni (si) parla di almeno 10 - anni se non ci sono incidenti di percorso. a 20 anni. Del resto sembra che poco di  i membri escono del movimento, anche se hanno finito le lunghi tappe dell'avanzamento.

 

Le tappe non sono conosciute dai membri che a misura che li raggiungono. Un catéchète mi ha detto che se aveva saputo che egli farebbe un giorno del porte à porto avrebbe avuto della difficoltà ad accettare ciò.

 

La notizia è tenuta segreta. I testi alcuno Catéchèses non è pubblicato. La sorgente di ispirazione per i Orientamenti alle squadre di catechiste per la prima fase di conversione è un testo che riunisce le istruzioni date alle catechiste tenute in febbraio 1972 per Kiko Arguëllo e Carmen Hernandez a Madrid. Comporta 373 pagine dattiloscritte e fotocopiate. Siccome lo dice il Padre Enrico Zoffoli nel suo libro " Les eresie dello Strada Néocatécuménal", " Questo testo non non può essere chiamato ufficiale solamente perché è restretto, e non perché che non esprime le idee e le credenze degli autori. Fino ad adesso, non è stato modificato mai o ritrattato."

 

Pochi catéchètes possiedono il corpus completo degli insegnamenti. È di uso di non diffondere ogni insegnamento che al momento dove la comunità in questione ne ha bisogno.. La maggioranza dei néo-catéchumènes ne ignorano il contenuto, stesso dopo parecchi anni di aderenza al movimento. " Se questi catéchèses rispettano il dogma non avrebbe egli non stato lodevole di fare ne conoscere tutto il vérité ? ". [xxvii] Tuttavia i documenti del Magistère della chiesa come i diversi catechismi ecc., sono disponibili ai fedeli senza restrizione.

 

 " Al livello teologiche, certe dottrine sono state dichiarate eretiche per i periti in materia. [xxviii] È una ragione supplementare e molto concreta che ha condotto i fondatori a erigere un muro di silenzio intorno alle dottrine professate dal NC". [xxix]

 

In ciò che ha munto alla vendita dei beni, quando Kiko dice che più tardi i membri dovranno vendere tutti i loro beni materiali, Carmen aggiunge promptement : " Non dire ciò alle persone, se no vanno sloggiare all'istante stesso". [xxx]

 

Gli alcune volte che le persone straniere al movimento è giunto a procurarsi i testi dei fondatori, non hanno non mancato di sollevare la controversia.

 

Infine, non c'è che l'insegnamento che cambio del segreto ma il loro modo di essere comunità in seno alla parrocchia. Spesso pochi parrocchiani sanno che questo movimento è stabilito in loro comunità. Sono abbastanza reticenti ad identificarsi apertamente del resto. In la mia parrocchia, parecchi dei loro membri hanno assistito agli incontri in vista di un progetto di evangelizzazione. Ero uno dei rari a riconoscerli ed anche se non erano residenti della nostra parrocchia, non si sono identificati mai apertamente.

 

Il Matrimonio e La Famiglia

 

Il matrimonio, come in ogni gruppo a tendenza settario, è incoraggiato vivamente in seno al comunità néo-catéchuménale.

 

A leggere ciò che va a seguire si comprenderà abbastanza rapidamente che l'amore del coniuge e della famiglia, come insegnato per la chiesa :

" Augusto Faustini, romano, durante le feste di Natale 1989, cominciò un sciopero della fame davanti alla chiesa parrocchiale NC Il Santo Tite per protestare contro l'adesione della sua donna al movimento NC. Egli era convinto que le strada NC era in treno di distruggere sistematicamente il suo matrimonio e la sua vita di famiglia.

. Scrisse a Monsignore Giuseppe Mani, vescovo, ausiliare di Roma-est :

In quanto vescovo della famiglia, dovreste prendere la misura degli effetti devastatori che producono sulle coppie sposate le concezioni che lo Strada NC suona a lunghezza di riunioni : " Femmes, non dovete amare nessuno altro che Dio, dovete amare vostro marito vostro fratello nel Signore. Se siete innamorate di vostro marito, questo è che diventa per voi un idole ![xxxi] Una donna innamorata non è una vera cristiana. se ama suo marito, deve imparare ad odiarlo". [xxxii]

 

Si converrà del carattere estremista e privato di sfumature di questi propositi. Si tratterà di rileggere i diversi articoli del C.E.C. sulla famiglia, gli insegnamenti del Papa ed il primo capitolo del documento "La chiesa nel mondo di questo tempo" di Vaticano II per ritrovare un insegnamento sulla famiglia più equilibrata e che non esclude il radicalismo del vangelo. Citiamo solamente l'articolo #49 del primo capitolo sulla dignità del matrimonio e della famiglia: "... Questo amore, umano, per uno, dono della sua grazia e della sua carità, il Signore ha degnato guarirlo, rifinirlo,, alzarlo. Associando l'umano ed il divino, un tale amore conduce gli sposi ad uno dono libero e reciproco di loro stessi che si manifesta per i sentimenti e dei gesti di tenerezza ed egli impregnano tutta la loro vita."

 

Questo non toglie niente al fatto che la vocazione primo del cristiano è di seguire il Gesù Cristo.

 

Un anziano membro del NC, psicologo, ci dice che se c'è un coniuge che è del NC, ciò diventa irreconciliabile perché la struttura sociologica del movimento è la comunità e non la famiglia. Questo essendo confermato da questa osservazione del Padre Paiusco del parrocchia San Leonardo Murialdo. " Quando Augusto, città più alto, andò da questo ultimo per chiedergli di aiutarlo a riunificare suo famiglia, si intese dire : " Il vostro famille ? Ma molto va bene. La strada NC viene in primo luogo, la famiglia dopo. Siate contento del situazione come è." Questo povero prete aveva appena inventato il " divorce catholique ! " [xxxiii]

 

È necessario ricordare quanto di testimonianze dolorose mi è stato dato di leggere a proposito di divisioni nei famiglie dove uno dei coniugi, non facendo parte del NC, e tuttavia molto devoti ed impegnato cristianamente, ha dovuto vivere una separazione perché rifiutava in coscienza di aderire al movimento?

 

Finiamo sulla famiglia che cita un brano del libro " L'armada del Papa" di Gordon Urquhart dove l'autore cita di nuovo Kiko Arguëllo che professa " buono numero di teorie strane. L'immagine che egli da' dell'amore che ha i genitori puri i loro bambini è particolarmente scorretta e sconveniente :

 

" Siccome siamo dotati di un superego che noi proibisce commettere l'omicidio, siamo lacerati in fondo a noi stessi per un grave conflitto interiore che nudi proviamo di risolvere bene o male, di soffocare aggiustando i bidoni, perché in fondo a noi stessi non desideriamo non di bambino. Perciò facciamoci l'esatto contrario, lo coccoliamo, noi, è molto inquieto di ciò che gli arriva. Pourquoi ? Vi dirò perché. Ci facciamo della mordigallina per i nostri bambini perché abbiamo senza tregua la morte in testa. Permettetemi di porrvi una domanda : perché immaginate senza tregua la morte dei vostri enfants ? Io dirais : PERCHÉ NEL VOSTRO SUBCONSCIO LA DESIDERATE."

 

E Gordon Urquhart di conclure : " Se i membri NC accettano questo modo di vedere, questo è che nutrono nel loro for interiore dei pensieri assassini al riguardo dei bambini che credevano amare. Non c'è di dubbio che vorranno ad ogni prezzo prendere di migliore abitudini. Il migliore mezzo, è di smettere di coccolare la loro prole aumentando il numero di ore che dedicheranno ai riunioni NC, lontano da il loro domicilio. Ma ciò che importa di più, questo è che questi bambini raggiungono uno o l'altro gruppo NC". [xxxiv]

 

 

 

 

Rimproveri

 

Quali sono inviati i rimproveri al NC? Sono importanti e ritornano spesso nella bocca o gli scritti di quelli che ha avuto delle relazioni col movimento o che non fanno più brilla.

 

" Monsignore Bruno Foresti, vescovo di Brescia vietato al movimento, nel 1986, di cominciare del notizie catéchèses in suono, diocesi. Di più, informò i suoi preti che vecchi membri del movimento ci avevano scoperto " una visione pessimista dell'uomo, un clima di sottomissione psicologico, un certo exclusivisme, una certa identificazione della comunità alla chiesa lei stessa ed un collocamento in dubbio della religiosità di altrui." Il vietato fu sollevato solamente nel 1990 e solamente purché il movimento sia posto sotto la supervisione diretta del vescovo". [xxxv]

 

Il padre Henri Borghese, decano della facoltà di teologia di Lione e responsabile del servizio NC nella sua diocesi, rimprovero al movimento il suo tono unilaterale messo sul peccato, la denuncia senza sfumature di la società e della morale, la chiamata alla sottomissione ed all'ubbidienza, il, minimizzazione della ragione. Interroga anche questa iniziazione: " È adattata alla nostra epoca? Condotto lei a suscitare dei credenti liberi e lucidi ? ." E di concludere: "Il NC intemerato, non chiama ad un tipo personalizzato di fede." (Vedere Allegato 1: DOCUMENTO)

 

Il padre mariste Gérald A. Arbuckle, in suono, libro "Refonder la chiesa, editto. Bellarmin", critico certi movimenti e li considerano come ostili alla teologia di Vaticano II. Egli incatena col NC: " Fondamentalismo teologico, accento su una pietà interiorizzata senza impegno sociale, autoritarismo, gusto del segreto, sistema elitario. Quando il movimento è ammesso in una parrocchia, esige di rimanere indipendente dei autorità parrocchiali e di essere liberato di ogni responsabilità pastorale. Suoi membri hanno l'inculturation in orrore e non tollerano nessuna concessione a la situazione o alla cultura locale: le liturgie ed anche i canti sono composti in Europa ed imposti agli aderenti del mondo intero senza che nessuna modifica non sia autorizzata... Non senza pharisaïsme, questi movimenti, si imporsi di débusquer tutto ciò che sembra loro poco ortodosso e di condannare i delinquenti senza riguardo." p. 81

 

All'incontro mondiale dei vescovi sui movimenti ecclesiali, già citata più alto, Mgr Rylko loquace di questi ultimi in modo più generale, fa allusione all'intransigenza dei movimenti in termine di appartenenza ed il loro senso della superiorità verso le associazioni già esistenti, questo essendo corredato dal desiderio di imporre il loro proprio gruppo agli altri. Il movimento chiuso su sé, isolandosi del resto della vita, parrocchiale e diocesana è un rischio incorso. Come quello del resto di considerare la comunità come un tipo di rifugio dove si può nascondersi per evitare i problemi della vita familiare e sociale. [xxxvi]

 

Infine nella libro "Chiesa, "setta" e nuovi movimenti religiosi" citati più alto, i, autori danno di nuovo dei criteri di discernimento concernente i movimenti a tendenze settarie ed egli sono abbastanza patenti che il NC non scappa ai punti sottolineati: Visione dualistica del mondo, opposizione troncata introduce quelli dell'esterno e quelli del dentro, appartenenza ad una élite che rappresenta bene il, ideologia che funge da sola dottrina del saluto, forte coscienza, di elezione o di predestinazione, tendenza esclusiva a disapprovare il mondo, reclutamento.

 

La pretesa a chiamarsi La strada disturbi. Citiamo Kiko Arguëllo: " Questo catéchèse ha per scopo di mostrare alle persone che il loro cristianesimo non ha nessuno valore morale e di mostrarloro loro vera realtà... Quelli che accolgono la Parola iniziano la strada in comunità per costituire la chiesa così che lo spirito scenda su essi. Sono nati figlio di Dio... lo stupefacente mistero si avvera: un gruppo di uomini diventa dio, forma il Corpo del Risorto di Gesù Cristo e è ciò che salva il mondo" . Questo permette a Kiko di mettere in dubbio la fede di altrui. In una di suoi presentazioni della strada, parla del catéchèse NC come essendo adattata a la nostra condizione come battezzati. Ciò è ingannevole perché l'approccio NC " comincia al principio senza riguardo al loro grado individuale di fede o di comprensione."

 

Gerardo Reniers (dir). nazionale del catéchuménat ufficiale francesi,: " Dove è il bisogno di partire a zero nella storia personale di ciascuno e di ignorare il suo passato. umano e cristiano. in certi casi? ."

 

La critica non è di collocamento tra i membri del movimento. Si deprezza molto il ragionamento e l'esperienza prende il passo sulla ragione. " Vai lì, va' a vedere", mi ha si dice già. " Voi non potrete comprenderlo che vivendolo, sperimentandolo", si dice ancora. Si incoraggia quelli che dubita a gettarsi nell'esperienza, ad inseguire il rischio di la fede. La diffidenza di ogni senso critico, dell'uso dell'intelligenza a quale si oppone la fede e la minimizzazione della ragione, caratterizzando i, movimenti settari sono degli elementi che dovrebbero accendere da noi dei luci rosse.

 

Ritorniamo a questa pretesa da essere La strada. Il Cardinale Ratzinger spiega " che c'è rischio di unilateralità che porta a esagerare la specificità di una missione... una tendenza a questo che l'esperienza spirituale alla quale si appartiene sia vissuta non come una dei molteplici forme di esistenza cristiana ma piuttosto come l'unica ad essere investita dell'interezza del messaggio evangelico, ciò che può condurre a considerare il suo proprio movimento come assoluto, così che si viene da lì a identificarsi alla chiesa lei stessa, e è precisamente ciò che ha detto Kiko più alto a proposito del NC, a considerarsi come La strada per tutti, mentre in fa questa via unica può essere vissuta dei differenti modi... Ai movimenti si rivolgono dunque un avvertimento: Anche se, sulla loro strada hanno trovato la totalità della fede al Cristo e la dividono con altri, sono nella chiesa e rappresentano per la chiesa un dono; devono si dunque sottomettere alle esigenze dell'insieme della chiesa per restare fedeli a questo che è per essi l'essenziale ".

 

È pericoloso identificare Una strada dunque come essendo La strada, separandosi dentro quelli dal di quelli dell'esterno.

 

Si è parlato del tono unilaterale messo precedentemente sul peccato. Ascoltiamo ancora il fondatore del movimento: " L'uomo non può fare bene il, perché si è separato dal Dio, ha peccato e è diventato impotente, inutile, asservito al diavolo. È lo schiavo del diavolo, il diavolo, è il suo padrone. Siete il lacchè del diavolo che vi manipola al suo gradimento, perché è molto più potente di voi.... L'uomo è così imperfetto, così carnale, può rubare solamente, azzuffarsi, essere gelosi, invidiosi, ecc. non può impedire ne si e niente non serve di biasimarlo" ne. [xxxvii]

 

Mgr Louis Alberto Tobar (Cuença).Ecuador) afferma: " Lo spazio riservato al male ed al diavolo supera ciò che insegna una sana dottrina e tende verso una paura infantile ed il déresponsabilisation". [xxxviii]

 

Continuiamo con Kiko: " Durante la durata del catéchuménat, Dio permette che spuntino delle difficoltà che esplodono conflitti e confusioni, al corso dai quali, imputato, l'uomo si vede confrontato al suo vero viso. Dopo avere fatto strada sulla strada durante due anni, delle persone che si erano presi per i veri cristiani, comprendono che non sopportano né Pierre, Jean, Giacomo, né nessuno altro; allora cominciano a prendere coscienza dei loro limiti. Più è tardi, ancora più peggiore, perché i pettegolezzi avvelenano l'atmosfera, i colpi foderati cominciano a piovere. Dio permette tutto ciò, meglio ancora, l'ordina. Questo non è non meraviglioso tutto ciò? " [xxxix]

 

Si comprenderà dunque, a partire da tali affermazioni, che la vita nella comunità, soprattutto quando è piccola, può diventare insopportabile. È questo un modo di vivere in gruppo che merita di essere propagata in una parrocchia?

 

Un altro rimprovero al NC? La pratica del confessione pubblica dove si apre la sua vita intima agli altri membri creo a loro riguardo una dipendenza ambigua. Difatti, un legame indissolubile si fabbrica tra ogni membro della comunità: come solamente avere intenzione di lasciare uno gruppo di cui ogni membro conosce i vostri segreti più intimi e le angosce chi vi abita nel vostro for interiore?

 

 È vero che parecchi criticano il NC ma non hanno il coraggio di lasciare. Del resto, un problema che bisogna considerare come grave è quello del difficoltà di uscire di questo movimento (  vedere l'articolo di Jean Vanier in conclusione. Parecchie ex-membro ont  manifestato che lasciare questo movimento era come lasciare talmente la chiesa, lasciare Dio stesso, la pressione è forte.

 

 Forse ignorano dove non vogliono essi non sapere che la chiesa è molto più un luogo spazioso e libero che la chiesa che Kiko e suoi catechiste presentano.

 

Il tentativo del NC di vivere un cristianesimo primitivo non può rivelarsi che stretta, e può essere qualificata solamente di anacronistico. Mgr Louis Alberto Tobar, città più alta, dice che " loro dottrina non ha nessuno legame con la cultura, con la nostra epoca e con le voci che si fanno sentire."

 

 

Il "modo" NC di celebrare l'Eucarestia interroga anche. L'ornatura ed i canti molto sono al "Kiko", si inserisce delle testimonianze, delle aggiunte, dei ritiri,; dei spostamenti di parti della messa tradizionale sono cose comuni. Di più, il senso dato a L'Eucarestia, in particolare la Presenza reale, guinzaglio, dei teologi perplessi.

 

Il denaro è tanto argomento di interrogazioni. Ascoltiamo Kiko : " L'uomo cerca la vita nei beni, questo è perché, nel comunità, venderete i vostri biens ; non lo dite alle persone, voi i fareste fuggire alla corsa,". [xl]

Continuons : " In effetti, dovete accettare che amerete più del denaro Dio. In alcuni anni, all'epoca di il primo scrutation battesimale, vi si dirà di vendere i vostri beni. Voi dovrete venderli tous,[xli] perché se no non potrete entrare nel Regno, non avete anche accesso al catéchuménat. Non avete adesso ancora la forza del faire ; più tardi l'avrete, perché riceverete lo spirito Santo e voi ne sarà capace". [xlii]

 

Ecco a che cosa può aspettarsi quell'o quella chi assiste ad un catéchèse.

 

Quando il vescovo di Brescia, nel Nord di l'Italia, ha messo l'alt al catéchèse nella sua diocesi, ha specialmente li rialzati " conflitti familiari tra sposi, o tra affini e bambino a proposito della rinuncia unilaterale al denaro." [xliii]

 

A si bisogno di un nuovo catéchèse?

 

Può chiedersi se un tale catéchèse è necessario in l`Église attuale mentre il catéchèse delle diocesi può avere ricorso alle molto numerose sorgenti che riprendono l'insegnamento della chiesa ? Il catéchèse del NC è restretto rigorosamente agli insegnamenti di Kiko Arguëllo ( chi passando non è disponibile a tutti nel suo corpus intero, è molto segreta; possedere ne illecitamente un esemplare solleva automaticamente uno moto di protesta di proteste, producendo così due tipi di catéchèse.

 

Il C.E.C. dice all'articolo #9: " Il ministero del catéchèse attingo sempre delle energie nuove nei Concili. Il Concilio di trenta costituisce a questo riguardo un esempio a sottolineare: ha dato al catéchèse una precedenza nelle sue costituzioni ed i suoi decreti. È all'origine del catechismo romano che porta anche il suo nome e costituisci un'opera di primo ordine come riassunto della dottrina cristiana; ha suscitato nella chiesa una organizzazione notevole del catéchèse; ha trascinato, grazie a santi vescovi e teologi, la pubblicazione di numerosi catechismi. #12: Questo catechismo (C.E.C).) è destinato principalmente ai responsabile del catéchèse... vescovi, redattori di catechismo, preti e catechiste."

 

Per riassumere

 

Alcuni brani di un documento di tredici pagine che Jean Vanier, l'arcata, ha scritto a proposito dei nuovi movimenti ricapitolano bene i punti sottolineati più alto.

 

" Il tempo rivelerà se un movimento è fedele, se cresce come lo spirito lo vuole. Ci sono dei segni, tuttavia che indicano se un movimento si sviluppa nelle vie di Dio... Se uno movimento segue il pensiero della chiesa nella sua identità e la sua apertura, questo è un segno dello spirito Santo. Ma l'apertura non viene una volta che l'identità è assicurata. Implica questa identità... Se un nuovo movimento cresce in comunione col vescovo del luogo e la chiesa locale, collaborando con gli altri movimenti e sensibile all'inculturation, non richiuso su sé e la sua cultura specifica, allora è un segno del Saint-esprit... Se un nuovo movimento annuncia una buona notizia ai poveri, se è impegnato di qualche modo verso i poveri, disporsisi a lasciarsi evangelizzare per i, poveri, là è ancora un segno dello spirito... Forse l'elemento di più complesso per sapere se una comunità si evolve è bene la qualità di amore prodigato ai membri più deboli del gruppo, e l'attenzione speciale che permette a quelli che si sente chiamato a lasciare, di ricevere l'aiuto di cui hanno, bisogno per lasciare pacificamente, senza sentirsi colpevole. I gruppi settari hanno tendenza a trattenere i loro membri; non li lasciano partire facilmente. Questo è come se per una persona, lasciare il gruppo, era sinonimo di lasciare la chiesa o il Dio Vivente. Può avere anche una forma di manipolazione o di seduzione per attirare delle persone nel movimento. Il numero è spesso per il gruppo un segno che è di Dio. Parecchi persone cercano dei gruppi potenti e settari che portano il sicurezza. Gesù non ha creato un gruppo potente. Chiama le persone ad essere interi, umili e santi. Li invita a vivere le beatitudini, particolarmente la povertà in spirito.

 

Un movimento chiuso su sé che ha suoi propri preti e psicologi nella comunità possono diventare pericolosi se questi ultimi di cui inféodés al movimento, se non c'è autorità disponibile a l'esterno. Tutto è deciso dai leader che diventano parola di Dio. Egli ha un rischio reale per il gruppo e la sua visione, le sue leggi ed il suo spirito, diventando tutto potente, incapace di vedere le sue zone di ombre e di accettare ogni forma di critica. Nelle tali situazioni, certi membri sono schiacciati; ciò si spiega per il fatto che si vede lo spirito Santo da un lato e il diavolo dell'altro. In questi movimenti il buonsenso può diventare raro, i valutazioni psicologiche ed umane sono rigettate e solamente le parole del fondatore è difeso. Un movimento che si evolve nelle vie dello spirito è chiamato ad aprirsi per facilitare l'accesso ai suoi membri verso gli uomini o dei donne che sono sagge e che non appartengono al movimento. Una spiritualità di dittatore coupée  di una buona antropologia non ha base nella buona notizia di Gesù. Una tale situazione di chiusura che può causare molto torto ai membri, i, impedendo di crescere, non esistere solamente nei movimenti laïcs, ma perciò dai religiosi. L'origine delle tali crisi si trova in una forma di autorità dominatrice, in un ecclésiologie che tende al trionfalismo ed una, spiritualità dove la legge prevale sulla comunione e l'amore, dove il potere sembra più importante del sermone sulla montagna.

 

I movimenti possono cominciare, forse cominciano sempre, in modo settario, ma sono chiamati ad evolversi. Essi devono aprirsi al pensiero della chiesa ed alle notizie vie di Dio che rivela il suo amore per il mondo. Lo Spirito Santo li conduce dolcemente e fermamente su una via che implica cooperazione, umiltà, apertura,, insicurezza ed una certa morte a sé stesso. Se rifiutano questa via di l'insicurezza, questi movimenti, anche se sono stati ispirati in principio da Dio vanno a morire; dopo un tempo di prosperità, vanno a sparire". [xliv]

 

 

Dionigi Dumas

 

 



[i] Jean-Paul II : testimoni della speranza, Giorgio Weigel, J.C. Lattès, 1999, p 27,

[ii] Piccolo dizionario di Teologia cattolica, Karl Rahner e Herbert Vorgrimler, Soglia, 1970, p 179,

[iii] Sinodo di 1987 dedicati ai laïcs. Citato in L'armada del papa, Gordon, Urquhart, Golias, 1999, p 79-80,

[iv] L'armada del papa, p 429,

[v] Vedere il libro di Alfonso Borras : La comunità paroissiale : diritto canonico e prospettiva, Cervo, 1996,

[vi] Le parole del Papa concernente il movimento sono disponibili sul sito dell'inchiesta di Clifton in Inghilterra, inchiesta ordinata per il vescovo Mervin Alexander, sul sito www.ourworld.compuserve.com e battere Ronald Haynes

[vii] Articolo disponibile sul sito www.legionofchrist.org p 7

[viii] L'evangelizzazione in Parrocchia, il Don Guissepe Macchioni, Pneumatèque, 2000,

[ix] Tuttavia Kiko Arguëllo dice nelle sue presentazioni che i catéchèses sono per quelli che si è allontanato dalla chiesa che non viene lì più.

[x] Discorso di Kiko Arguëllo davanti al Papa ed i fondatori di altri movimenti alla Pentecoste 2000 a Roma

[xi] Vedere l'articolo su Internet città più alto p 12

[xii] ci Ricordiamo l'asserzione di Kiko Arguëllo, rialzata più alto, quando chiede dove trovare nella parrocchia questa fede e questo amore che si non sembra trovare che nei comunità NC. Questo di cui ci parla il Card. Ratzinger non è cosa del passato ma è ancora molto attuale. Kiko,  le, fondatore del movimento, non chiede non che la parrocchia si alza al livello del suo communauté !

[xiii] in Don dell'Esprit : speranza degli uomini, editto. Delle Beatitudini p 26

[xiv] Ibid. p 12

[xv] L'armada del papa, p178,

[xvi] Vedere il sito dell'inchiesta città più alta

[xvii] Nel maggio 1993, il vescovo Mervyn Alexander della diocesi di Clifton in Inghilterra ha emesso tre direttive a

l'intenzione del NC della sua diocesi:

1 - dovevano interrompere i catéchèses durando un anno, il tempo, per la diocesi, di studiare ne il,

contenuto; 2 - ogni catéchèse a venire sarebbe preparata in modo da corrispondere al nuovo catechismo di

la chiesa cattolica; 3 - non era più domanda di organizzare delle serate pasquali separate. La domenica

20 marzo 1994, i preti parrocchiali, durano, sull'ordine del vescovo, leggere dell'altezza della cattedra una lettera,

pastorale nella quale riaffermava questi tre punti ed ordinava punto loro in applicazione. In gennaio

1997, il vescovo di Clifton concludeva l'inchiesta escludendo il NC della sua diocesi: "After carefully

considering tè findings of this enquiry and estensivo consultazione with tè Diocesan Council of Priests

and other advisors, Gli smunto decided that tè methodology and spirituality of tè

Neo-Catechumenate smunto been ha causa of serious disunity and spiritual harm among certo

of Christ's Faithful and

therefore I decree asso follows:

[1] that tè catechetical and evangelizzazione methods of tè "Neo-Catechumenate" ara neither

beneficial nor appropriate for consuma in this diocesi;

[2] that tè "Neo-Catechumenate" is to be discontinued in tè Diocesi of Clifton, forthwith.

Given at Clifton, this twenty-eighth day of January in tè year of Our Lord 1997 and tè

nineteenth year of tè Supremo

Pastorate of Our Holy Father Pop John Paul II.

 

                                         Bishop of Clifton"

 

Il seguente legame dà tutti i dettagli su ciò che è convenuto chiamare "l'affare NC della diocesi di

Clifton":

 

http://ourworld.compuserve.com/homepages/Ronald_Haynes/welcome.htm

 

 

In Francia: "I dubbi che i vescovi francesi hanno espresso in occasione del sinodo del 1987 sono il

risultato dei lunghi anni di guai con lo Strada NC. (...)  Le divisioni e le controversie in

accade presto ad un punto come il cardinale Marty, allora Primate, vietato l'espansione del movimento

durante numerosi anni. Stesso oggi, lo Strada NC non è ripreso sull'elenco dei

associazioni cattoliche approvate per la Conferenza dei vescovi francesi." (Urquhart, L'armada,

del Papa, p. 119)

 

 

[xviii] L'armada del papa, p 45,

[xix] L'armada del papa, p 262,

[xx] La strada dell'imperfection : la santità des  poveri, editto. Anne Sigier, 2000,

[xxi] L'armada del papa, p 84,

[xxii] non è questo non qui " usurper lo nomino di apostolo" siccome lo dice Apocalisse 2,2

[xxiii] Orientamento alle squadre di catechiste per la prima fase di conversione, p 30,

[xxiv] Ibid. p 103

[xxv] L'armada del papa, p 376,

[xxvi] Ibid. p 380

[xxvii] Vedere la lettera del Padre Zoffoli a Radio Maria, disponibile su Internet, in italiano sul sito www.geocities.com battendo nella sezione religione Enrico Zoffoli.

[xxviii] Il Padre Zoffoli nello stesso lettera écrit : " Non abbiamo affare alle finezze teologiche ma ad un'eresia. una grave eresia."

[xxix] L'armada del Papa, già citato, p 360

[xxx] Orientamenti. p 50

[xxxi] Parlando idolatria, forse i membri del NC dovrebbero chiedersi se il movimento, il suo fondatore Kiko Arguëllo, o anche il Papa non sarebbe per essi un argomento di idolâtrie !

[xxxii] L'armada del papa, p 265,

[xxxiii] Ibid. p 267

[xxxiv] Ibid. p 273

[xxxv] Ibid. p 140

[xxxvi] Articolo Internet, città più alta, p 6,

[xxxvii] Ibid. p 368

[xxxviii] Ibid. p 122

[xxxix] Ibid. p382-383

[xl]  Orientamento alle squadre di catechiste. citato già p 50

[xli] Ciò che c'è di condannabile in questa domanda questo è che lei applicati a tutti senza distinzione, senza restrizione, senza discrezione.

[xlii] L'armada del papa, p 373,

[xliii] Ibid. p 318

[xliv] Vedere l'inchiesta disponibile su Internet della diocesi di Clifton in Inghilterra così come tutti gli schienali complementari passando dall'indirizzo www.psychologueclinicien.com


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